Influenza dell'obesità sulla sindrome dell'ovaio policistico

Abstract

Questo articolo si propone di passare in rassegna gli studi che dimostrano che, oltre ai più noti disturbi associati all'obesità, esistono altre malattie poco conosciute dalla popolazione generale, come la sindrome dell'ovaio policistico, che si aggravano quando le donne diventano obese. La sindrome dell'ovaio policistico è considerata un disturbo endocrino molto comune che si verifica nelle donne nella fase riproduttiva. È caratterizzata dalla presenza di almeno due dei seguenti fattori: oligo o anovulazione, iperandrogenismo e diagnosi di ovaio policistico mediante esame ecografico. Tali sintomi derivano dall'aumento delle concentrazioni sieriche dell'ormone luteinizzante (LH), degli androgeni e degli estrogeni e dalle basse concentrazioni dell'ormone follicolo-stimolante (FSH) e dai conseguenti cambiamenti nel rapporto LH/FSH. Gli studi dimostrano che le donne con sindrome dell'ovaio policistico che sviluppano obesità presentano iperinsulinemia con significativo peggioramento della condizione patologica conseguente alla sindrome. Sono probabili disturbi del metabolismo dei lipidi con ripercussioni cardio-metaboliche tardive, ipertensione arteriosa, diabete mellito di tipo 2, grave irsutismo, maggiore possibilità di infertilità e sviluppo di malattie come il cancro dell'endometrio. Pertanto, è essenziale che i pazienti con sindrome dell'ovaio policistico mantengano un normale indice di massa corporea e pratichino una regolare attività fisica.